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LE PARROCCHIE​

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CREMEZZANO

 

In una località la cui denominazione “Cremezzano” rimanda nella radice a Cremona, ipotetico riferimento ai fines Cremonensium indicati in una lapide romana rinvenuta in loco, sorse in epoca imprecisata, come filale della pieve di Oriano, una cappella di san Giorgio, posta all'interno di un castello. Nel 1087 la chiesa e il beneficio risultano tra i beni donati al monastero cluniacense di Pontida (Bergamo) dal monaco di san Faustino ad sanguinem di Brescia Oddo de Salis. Con Bolla di papa Clemente VII, nel novembre del 1531, ai conti Lana de' Terzi, che avevano ricostruito la chiesa e aumentato il beneficio, venne concesso il diritto di patronato sulla parrocchia.
L'attuale parrocchiale venne costruita nel 1930 per iniziativa del parroco don Riccardo Caffi su disegno del geom. Angelo Giacomelli di Trenzano ed ebbe la consacrazione l'8 novembre 1931 da parte del vescovo ausiliare di Brescia mons. Emilio Bongiorni. La vecchia parrocchiale, posta longitudinalmente rispetto alla nuova e consacrata nell'aprile 1553 dal vescovo Leonardo Lana, venne demolita nel 1967; sopravvissero alla distruzione quattro altari, tre dei quali posti nella nuova parrocchiale, due laterali e quello maggiore, mentre uno si trova nella chiesetta di san Vito al cimitero di Verolavecchia. Il campanile venne costruito dalla ditta Calzoni di Quinzano nel 1949. Nel corso del '900 in parrocchia furono presenti le Suore Apostole del Sacro Cuore, mentre a partire dal 2024 la parrocchia di Cremezzano è entrata a far parte dell'Unità Pastorale Beato Petronace abate.

 

Elenco dei parroci di Cremezzano negli ultimi cento anni

 

  1. Don Riccardo Caffi, di Soresina (CR) (1914-1949)

  2. Don Carlo Cremona, di Annicco (CR) (1950-1966)

  3. Don Giovanni Vignoni, di Palazzolo s/Oglio (1966-1987)

  4. Don Giorgio Bresciani, di Bagnolo Mella (1987-2011)

  5. Don Alfredo Savoldi, di Bagnolo Mella (2011-2013)

  6. Don Alessandro Cremonesi, di S. Vigilio di Concesio (2014-2024)

  7. Don Ciro Panigara, di Ghedi (2024-2025)

 

 

SCARPIZZOLO

 

Appartenne in origine alla pieve di Oriano, da cui ebbe autonomia nel sec. XVI con il conferimento del giuspatronato alla famiglia Maggi (1525), presente con sue proprietà anche nella vicina Cadignano. Notizie sulla chiesa, intitolata a san Zenone patrono dei pescatori, si hanno già nel 1379, mentre è documentato che, con suo testamento del 6 marzo 1300, il canonico di Brescia Ottonello Martinengo lasciava i suoi beni in Scarpizzolo al beneficio della erigenda prepositura dei santi Nazaro e Celso di Brescia.

La parrocchiale primitiva, collocata lontano dal centro abitato in località Laghetto nei pressi di quello che verrà denominato “il Lazzaretto”, sorgeva su una scarpata, da cui il nome della borgata, vicino al fiume Strone e venne ricostruita nel 1540. Nel 1893 lasciò il posto all'attuale, sorta ad un chilometro dalla precedente sui resti del palazzo Martinengo Colleoni, demolito nel 1634. L'attuale cimitero venne costruito nei primi decenni dell'800.

Nel corso del '900 furono presenti in parrocchia le Suore Operaie della Santa Casa di Nazaret di Botticino, le quali, tra l'altro, ebbero cura dell'asilo infantile, inaugurato nel luglio 1960 per lascito della benefattrice Lucia Piacentini.

Nel territorio della parrocchia, sulla strada Brescia-Quinzano, si trova il santuario della Madonna della Rosa o Madonnina, costruito per iniziativa dei Maggi nel 1525 e ricostruito nel 1926 sui resti di un precedente edificio.

Dal 2024 la parrocchia di Scarpizzolo è entrata a far parte dell'Unità Pastorale Beato Petronace abate.

 

Elenco dei parroci di Scarpizzolo negli ultimi cento anni

 

  1. Don Giacomo Cavalleri, di Corticelle (1906-1931)

  2. Don Giacomo Bassini, di Quinzano (1932-1937)

  3. Don Pietro Pesce, di Barbariga (1937-1969)

  4. Don Cesare Peli, di Castegnato (1969-1979)

  5. Don Tomaso Brusinelli, di Manerbio (1979-2001)

  6. Don Cesare Polvara, di Gavardo (2002-2003)

  7. Don Alfredo Savoldi, di Bagnolo Mella (2004-2013)

  8. Don Alessandro Cremonesi, di S. Vigilio di Concesio (2014-2024)

  9. Don Ciro Panigara, di Ghedi (2024-2025)

 

 

SAN PAOLO

La parrocchia, intitolata all'apostolo Paolo in onore dell'allora Pontefice, il bresciano san Paolo VI, venne eretta nell'ambito del nuovo comune di san Paolo il 29 agosto 1965 attraverso l'unione delle parrocchie di Pedergnaga e Oriano, quest'ultima già sede di pieve dedicata all'Assunta e con giurisdizione sulle chiese di Pedergnaga, Scarpizzolo, Cremezzano, Trignano, Gabiano (attuale Borgo S. Giacomo), Farfengo, Motella, Padernello e forse Cadignano.

Nel 1087 la località di Oriano, la cui etimologia significa “luogo con presenza di acqua”, figura tra quelle donate al monastero cluniacense di Pontida (Bergamo) dal monaco di san Faustino ad sanguinem di Brescia Oddo de Salis, mentre nel 1158 la pieve venne posta dal vescovo di Brescia Raimondo sotto la protezione dei Martinengo. Inoltre, con suo testamento del 6 marzo 1300, un membro di questa famiglia, il canonico Ottonello Martinengo, legava i beni della pieve di Oriano al beneficio della istituenda prepositura dei santi Nazaro e Celso a Brescia. Risale forse all'epoca medievale l'anomalia di due parrocchie e di due entità civili, Oriano e Pedergnaga, divise solo da un viottolo e da un rigagnolo, appartenenti a due soggetti diversi: Oriano, in quanto pieve, al vescovo di Brescia e ai suoi vassalli locali, ovvero i Martinengo, e Pedergnaga a un altro soggetto. In ogni caso, questa anomalia di località contermini, seppur separate da antagonismo, è stata in qualche modo superata con la creazione del comune di Pedergnaga-Oriano nel 1928 e successivamente con la formazione del comune di san Paolo nel 1964. A questo processo di unificazione civile fece seguito quello di unificazione ecclesiastica con la soppressione delle parrocchie di Pedergnaga e Oriano e con la conseguente erezione della parrocchia di san Paolo (29 agosto 1965).

La pieve di Oriano, che nel corso del tempo aveva perso il suo ruolo primaziale con la nascita delle parrocchie filiali, ebbe una nuova costruzione con la la chiesa attuale agli inizi del '700 su disegno del bergamasco Bernardino Fedrighini. Al suoi interno si trova un'Ultima Cena (firmata e datata 1593 da Antonio Gandino) e una Trasfigurazione dello stesso autore, mentre l'organo è dei Serrassi di Bergamo. Gli affreschi sono opera di Vittorio Trainini (sec. XX).

La scomparsa chiesetta di san Rocco, edificata probabilmente dopo la peste del 1577, nel 1609 risulta sede di una Disciplina in seguito sostituita da una Confraternita del SS.mo. Nel 1967 la chiesetta venne ceduta a privati e trasformata in locali adibiti a uffici.

Nell'ambito della pieve di Oriano, in aperta campagna località Gianù, è inoltre da registrare l'esistenza di un antico monastero benedettino in seguito denominato di sant'Andrea a motivo di una reliquia del capo del santo probabilmente proveniente dall'abbazia di Montecassino per il tramite dell'abate Petronace, forse originario della vicina Pedergnaga (Petroniaca). La reliquia, passata dopo la fine del monastero ai benedettini di san Faustino di Brescia, nel 1967 venne riportata in loco e collocata sotto la mensa dell'altare della nuova parrocchiale di san Paolo, dove attualmente si trova. La memoria di sant'Andrea è inoltre testimoniata nella pala cinquecentesca della Trasfigurazione nella vecchia chiesa di Oriano con l'apostolo raffigurato nell'atto del martirio.

I beni del monastero scomparso passarono in seguito ai Martinengo.

La vita religiosa di Oriano ebbe tappe significative con la presenza delle suore Canossiane a partire dagli anni '80 dell'800 fino al 1970 e con la costruzione nel 1958 del nuovo oratorio a seguito di un lascito della famiglia Apollonio in memoria di Giulia Apollonio, tragicamente perita durante la guerra.

La parrocchia di Oriano ha cessato la sua secolare esistenza con decreto vescovile del 29 agosto 1965, confluendo insieme a Pedergnaga nella parrocchia di san Paolo, mentre dal 1967, a seguito della costruzione della nuova parrocchiale di san Paolo, la chiesa di Oriano è diventata sussidiaria della nuova parrocchia.

 

Elenco dei parroci di Oriano negli ultimi cento anni

 

  1. Don Giulio Tadini, di Verolanuova (1898-1909)

  2. Don Francesco Zentili, di Oriano (1910-1941)

  3. Don Antonio Bonali, di Gambara (1941-1955)

  4. Don Emilio Verzeletti, di Travagliato (1955-1965)

 

La parrocchia di Pedergnaga, dipendente dalla pieve di Oriano e probabilmente passata con i beni di quest'ultima nel 1037 al monastero cluniacense di Pontida (Bergamo), risulta esistere già nel 1300 come parte del beneficio donato dal canonico Ottonello Martinengo alla erigenda prepositura dei santi Nazaro e Celso a Brescia. Staccatasi nel sec. XV dalla pieve matrice, ebbe una chiesa dedicata alla Natività di Maria ricostruita nel 1518 come indicato in un'epigrafe posta all'esterno della chiesa attuale, e sostituita da una nuova costruzione a metà '800 su disegno dell'arch. Giuseppe Tadini di Orzivecchi. La chiesa venne decorata nel 1894 dai pittori comaschi Eugenio Stella e Angelo Formentini, mentre gli affreschi del coro vennero eseguiti dal m° Cirimbelli di Quinzano e la volta venne decorata con l'affresco di Mario Pescatori raffigurante san Zeno. Le dorature sono del cremonese Luigi Allodi. La pala dell'altar maggiore, con la Natività di Maria, forse opera di Antonio Gandino e voluta nel 1616 dal parroco don Nicola Beltrami che vi si fece rappresentare, venne sostituita nel 1922 da una nuova pala opera di L. A. Tormene; attualmente la pala si trova nella parrocchiale di san Paolo. L'organo venne realizzato da Giovanni Tamburini di Crema nel 1908. Sulla facciata, nel 1923, vennero collocate cinque statue di cemento della Madonna e santi, opera dello scultore Emilio Righetti.

Nei pressi della chiesa sorge la chiesetta di san Carlo, probabilmente eretta in onore del santo dopo la peste del 1630 nel vecchio cimitero adiacente fino al 1818 alla parrocchiale e trasportato nello stesso anno dove attualmente si trova.

A Nostra Signora del Sacro Cuore è dedicata la chiesetta dell'oratorio costruita nel 1911 da don Camisani. Il campanile venne costruito nel 1893, mentre in aperta campagna, nei pressi di una fornace in disuso, sorge la chiesetta di san Giovanni Battista, nota come san Giovannino, costruita nei primi del '900.

Da ricordare la presenza nella parrocchia di Pedergnaga delle Suore Apostole del Sacro Cuore, giunte il 16 novembre 1904, mentre lasciarono un segno particolare nella vita religiosa locale i parrocchiati di don Gabriele Camisani (1882-1919) e del nipote don Giovanni (1919-1928).

Pedergnaga (Petroniaca) deve aver dato i natali al beato Petronace abate, vissuto nel sec. VIII e considerato secondo fondatore di Montecassino per l'opera da lui compiuta di ricostruzione del protocenobio benedettino dopo la distruzione dei Longobardi.

La parrocchia di Pedergnaga ha cessato la sua secolare esistenza con decreto vescovile del 29 agosto 1965, confluendo insieme a Oriano nella parrocchia di san Paolo, mentre dal 1967, a seguito della costruzione della nuova parrocchiale di san Paolo, la chiesa di Pedergnaga è diventata sussidiaria della nuova parrocchia.

Dal 2024 la parrocchia di san Paolo è entrata a far parte dell'Unità Pastorale Beato Petronace abate.

 

Elenco dei parroci di Pedergnaga negli ultimi cento anni

 

  1. Don Gabriele Camisani, di San Gervasio (1882-1919)

  2. Don Giovanni Camisani, di San Gervasio (1919-1928)

  3. Don Luigi Mabizanetti, di Verolavecchia (1928-1953)

  4. Don Serafino Iottini, di Robecco d'Oglio (CR) (1953-1964)

 

La parrocchiale di san Paolo, la cui prima pietra venne benedetta a Roma dal papa san Paolo VI il 9 aprile 1967, venne costruita nell'ambito della precedente parrocchia di Pedergnaga su terreno di proprietà della prevostura dei santi Nazaro e Celso di Brescia su disegno dell'ing. Antonio Zampini ed ebbe la consacrazione il 20 settembre 1978. Nel 1976 fu dipinto alle spalle dell'altare un affresco raffigurante il Crocefisso, opera del m° Manenti, mentre nell'aprile 1982 ai lati dell'affresco furono aggiunte le figure della Madonna e di san Giovanni, opera di Angelo Pancera di Manerbio, autore anche delle formelle della Via Crucis. Nel …............ veniva collocata la memoria di san Paolo VI con un busto opera di don Vittorio Brunelli. Sempre all'interno si conserva la pala della Natività di Maria forse del Gandino (inizi sec. XVII), proveniente dalla chiesa di Pedergnaga, come dalla stessa chiesa provengono il tabernacolo e il fonte battesimale cinquecenteschi, mentre apparteneva alla pieve di Oriano il fonte battesimale seicentesco. Le vetrate furono decorate da don Giuseppe Fusari nel 1990. Alla cappella del battistero si conserva una tela con il Battesimo di Gesù, attribuita a Grazio Cossali (sec. XVII). Nel 1986, sul tetto della chiesa, è stata collocata una statua dorata di san Paolo, opera di Oscar Di Prata.

Nel territorio della parrocchia, in località Trignano, si trova la chiesa della Visitazione (sec. XVII), titolo cambiato nel 1905 in sostituzione di quello precedente di san Martino. L'edificio è di proprietà privata.

 

Elenco dei parroci di san Paolo

 

  1. Don Emilio Verzeletti, di Travagliato (1965-1986)

  2. Don Renato Soregaroli, di Quinzano d'Oglio (1986-1995)

  3. Don Cesare Polvara, di Gavardo (1995-2003)

  4. Don Alfredo Savoldi, di Bagnolo Mella (2004-2013)

  5. Don Alessandro Cremonesi, di S. Vigilio di Concesio (2014-2024)

  6. Don Ciro Panigara, di Ghedi (2024-2025)

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